mercoledì 20 marzo 2013

Di tutte le ricchezze di Stefano Benni [Recensione]

Le avventure di un uomo che nella sua maturità riscopre la giovinezza.

Titolo originaleDi tutte le ricchezze
AutoreStefano Benni
Casa Editrice: Feltrinelli
Collana: I narratori
Pagine: 205
Prezzo: 16,00
Data di uscita: 26 settembre 2012

Trama 
Martin è un maturo professore e poeta che si è ritirato a vivere ai margini di un bosco: è una nuova stagione della vita, vissuta con consapevolezza e arricchita dai ricordi e dalle conversazioni che Martin intrattiene con il cane Ombra e con molti altri animali bizzarri e filosofi. In questa solitudine coltiva la sua passione di studioso per la poesia giocosa e per il Catena, un misterioso poeta locale morto in manicomio. Questa tranquillità, che nasconde però strani segreti, è turbata dall'arrivo di una coppia che viene a vivere in un casale vicino: un mercante d'arte in fuga dalla città e Michelle, la sua bellissima e biondissima compagna. L'apparizione di Michelle, simile a una donna conosciuta da Martin nel passato, gonfia di vento, pensieri e speranze i giorni del buon vecchio professore. Il ritmo del cuore e il ritmo della vita prendono una velocità imprevista. Una velocità che una sera, a una festa di paese, innesca il vortice di un fantastico giro di valzer. Leggende, sogni, canzoni, versi di un poeta che la tradizione vuole folle e suicida, telefonate attese, contattisti rock, cinghiali assassini, visite di colleghi inopportuni, comiche sorprese, goffi corteggiamenti e inattese tentazioni: tutto riempie di nuova linfa una stagione che si credeva conclusa, e che si riapre sul futuro come un'alba. Martin e tutti quelli che lo circondano sembrano chiusi in un bozzolo di misteri: si tratta di attendere la farfalla che ne uscirà.

L'AUTORE
Giornalista, scrittore e poeta, collabora con numerose testate. Ha diretto per Feltrinelli la collana “Ossigeno”. Ha curato la regia e la sceneggiatura del film Musica per vecchi animali (1989), scrive per il teatro e ha allestito, tra gli altri, col musicista Paolo Damiani uno spettacolo di poesia e jazz, Sconcerto (1998). È ideatore della Pluriversità dell'Immaginazione. È autore di numerosi romanzi di successo pubblicati da Feltrinelli, tra cui La compagnia dei celestini (1992), Achille piè veloce (2003), Margherita Dolcevita (2005), Pane e tempesta (2009), e di molti testi teatrali tra cui Le Beatrici (Feltrinelli 2011). Per Sellerio è uscito nel settembre 2011 La traccia dell'angelo. A Stefano Benni e al suo mondo letterario è dedicata la Bennilogia, un’enciclopedia online interamente e liberamente costruita dai suoi lettori. Tutti possono partecipare al progetto e incontrare gli altri benniani al “Bar Sport”.

RECENSIONE
[di Francesca Pegoraro]


Di tutte le ricchezze è decisamente una lettura gradevole, forse l’autore non è stato molto sincero e più che creare un personaggio secondo la sua fantasia, a seguito le tendenze del mercato per assicurarsi le vendite, ma il prodotto finale è comunque buono. Il protagonista è sicuramente accattivante, con quella sua amalgama di difetti e virtù e quel suo logorio interiore fra senso di colpa e impulso alla felicità, ma proprio per questo sembra costruito a tavolino sulla base dei resoconti che uno psicanalista potrebbe fare della sua quotidiana routine lavorativa. 

Esulando da questo, resta comunque il fatto che lo sguardo di Martin sul mondo è apprezzabile e sicuramente congeniale a molti lettori. Riesce infatti ad essere disincantato senza sfociare nel cinismo o nel patetismo, tanto è vero che questi sentimenti sono allontanati da lui e incarnati in due altri personaggi (Remorus e Vodstoch). La sua ironia nel guardare il mondo e la società non graffia e non ferisce, perché è prima di tutto autoironia che deriva da una consapevolezza interiore di sé, propria solo di chi intraprende un lungo e solitario cammino di autoanalisi senza sconti o dilazioni. E che il risultato di un siffatto processo sia un personaggio tutt'altro che triste, tutt'altro che morto, lo dimostra non solo il finale che, seppur agrodolce, lascia aperte al protagonista nuove strade da percorrere, ma anche quel suo tenero e dolce dialogare con la natura che permette all'autore di far emergere tutto il lirismo e la profondità psicologica propria del suo campione. Martin è il solo vero personaggio della storia, gli altri a ben vedere non sono altro che spalle o controfigure per far emergere o allontanare altrettanti aspetti della sua storia e della sua personalità, ma poco importa perché il gioco funziona. 

Quanto allo stile, il mimetismo di diverse modalità d'espressione utilizzato da Benni, costituisce un vero e proprio esercizio di stile e al contempo un pezzo di bravura. Certi pensieri di Martin sono veri e propri aforismi che potrebbe essere trascritti in un piccolo quaderno personale sotto la voce riflessioni sulla vita. 

VALUTAZIONE T&TBC



RICETTA CONSIGLIATA

MUSICA CONSIGLIATA
Rachmaninov Vocalise Op. 34 No. 14

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